Il Premier cerca casa.

 

M’è casualmente capitato di vedere su un’ emittente locale statunitense un breve filmato che mostrava come l’on Silvio Berlusconi, per tranquillizzare la popolazione di Lampedusa circa la temporaneità dell’invasione dei clandestini tunisini, abbia acquistato la più bella villetta dell’amena isola mediterranea. Come a dire: “Tranquilla gente, vi pare che se non tornasse tutto a posto io mi sarei comprato casa qua?” Subito i maldicenti, quelli che degli attacchi al nostro Premier se ne fanno una ragione di vita, lo hanno bollato, tacciandolo di sciacallismo: “Bel capolavoro, s’è comprato la villa a prezzi stracciati sfruttando la situazione, e poi se la rivenderà guadagnandoci su quando i prezzi torneranno quelli di mercato..” Meschini dalla vista corta e lividi d’invidia. Io invece stavolta mi schiero apertamente e totalmente col Premier, e dico che se comprarsi casa lui si rivelasse un modo rapido ed efficace per risolvere le crisi economico-politico-sociali, beh allora spero che Berlusconi di case se ne compri tantissime, ed in tanti posti. Per cominciare, si potrebbe comprare un bell’appartamento, un attico e superattico, a Via Petrarca, a Napoli per rassicurare i discendenti di Partenope che i rifiuti saranno smaltiti veramente, e non nascosti nelle caverne disseminate nel sottosuolo cittadino come sta accadendo ora. E poi, se la casa fosse proprio bella, elegante ed importante, magari sarebbe la volta buona per cercare anche di risolvere altri gravi problemi di quella città, a partire dalla disoccupazione cronica. Poi, il nostro Silvio nazionale si potrebbe comprare una bel casale completamente ristrutturato, con piscina, aria condizionata ed internet, immerso in profumati agrumeti di aranci, limoni e mandarini, a Platì, ridente località dell’Aspromonte orientale, in provincia di Reggio Calabria. Perché a Platì? Beh, perché Platì curiosamente è il comune col più basso reddito pro capite in Italia, ma anche quello con il più elevato tasso di natalità. Per forza, non avendo altro da fare, la gente passa il tempo a fare solo “quello”. Però a Platì fa caldo, tanto caldo, per cui molte case del paese sono state dotate di accoglienti stanzoni sotterranei, tra loro collegati da una vasta rete di cunicoli che si estende sino ai boschi circostanti. E’ in questi ambienti un po’ nascosti che spesso si ritirano in cerca di refrigerio importanti personaggi: alcuni del posto, altri provenienti da fuori, soprattutto dal Reggino, dal Napoletano, e dal Palermitano. Qualcuno addirittura dall’America! E siccome dentro a quei locali ci passano tanto tempo, li hanno dotati di ogni comfort: aria condizionata, frigobar, TV con pacchi di decoders, blindatura antiallagamento, qualche fucile da caccia, buoni per quando si apre la stagione venatoria, e telecamere a circuito chiuso per vedere quello che succede fuori tutt’intorno. Così, se ricevono “visite” all’improvviso, non si fanno mai trovare impreparati. E lì passano il tempo a discutere, programmare, a decidere cosa fare e come, quando, chi. Hai visto mai che comprando casa là il Silvio, magari queste persone potrebbero essere sistemate si al fresco, ma in posti particolarmente attrezzati allo scopo, sottraendoli alla loro misera condizione di talpe. Ed alla luce del sole, no negli ambienti bui e malsani in cui in genere soggiornano. Si, vabbeh, sarebbe un sole a scacchi, ma sempre sole è. Ed ancora, Lui potrebbe comprarsi una villa all’Aquila, sulla collina di Roio con vista frontale sul Gran Sasso, e del gruppo del Velino-Sirente alle spalle. O in Via Verdi, vicino a S. Bernardino da Siena, nel centro storico, che essendo il più danneggiato, è anche la zona della città più bisognosa della sua taumaturgica presenza. Beh, insomma, avete capito quello che voglio dire, e sono sicura che ciascuno di voi avrebbe un sacco di posti da suggerire al nostro Premier in cui prendere casa. E saremmo tutti felici se nella compagine di Governo fossero co-optati Gabetti, Carlino e Toscano, e se le riunioni del Consiglio dei Ministri fossero trasferite da Palazzo Chigi a Tecnocasa. Per quanto mi riguarda, io invidio i nostri amici sardi, che devono vivere in una specie di Paradiso visto che il Berlusca laggiù da loro di ville ce n’ha ben 7 (sette). Solo mi chiedo come possa succedere che poi d’estate in Sardegna scoppino così tanti incendi. Ma fossero false notizie? Tutta una montatura, un vigliacco complotto dei vetero-comunisti, con la connivenza di frange oltranziste della Magistratura? Non so che dire. Però ho finalmente trovato quello che farò da grande: il Premier. E sarò di vedute larghissime, e non mi limiterò a beneficiare della mia presenza solo il Paese in cui sono nata, comprando case a Portofino, Taormina, Venezia, Siena, Firenze, Capri e Sorrento. No. Allargherò il mio raggio d’azione e porterò pace, lavoro e prosperità anche all’estero e comprerò ville da sogno a Rio de Janeiro, sul Corcovado che si vede tutta la baia a 360 gradi; a Montecarlo, così mi potrò vedere la formula 1 dal vivo ed andare al Casinò a piedi, sui fiordi norvegesi, a Hong Kong, con vista sulla baia; in piazza Tien’ anmen a Pechino, di fronte alla Città Proibita….. Tutto l’elenco sarebbe lungo. Ma poi mi sveglio, e penso che sarebbe già tanto se anche quest’anno i miei riuscissero a confermare l’affitto della cabina di legno no. 105 che da anni hanno in un popolarissimo stabilimento balneare del litorale romano…..Ciao, Caelsius